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NUOVA FRAGOLA FAVETTA E TERRITORIO

Nel Lazio la fragolicoltura, secondo i dati forniti dal CSO-Ferrara, si estende su circa 100 ha, principalmente concentrati nell’Agro-Pontino (Terracina e Sonnino) frammentati in aziende di piccole dimensioni a conduzione familiare. La particolarità della fragolicoltura laziale è la varietà maggiormente coltivata, Favette, originaria della Francia e introdotta nell’areale di Terracina e Fondi a fine anni ‘70. A differenza della zona di origine, l’areale Pontino è risultato pienamente adatto alle esigenze della varietà grazie alle specifiche condizioni pedoclimatiche del territorio, tra le quali l’elevata salinità del terreno, in grado di accentuare la sapidità del frutto rendendolo molto gradevole al consumatore. È importante evidenziare che l’interazione genotipo x ambiente per la fragola è particolarmente significativa e questa varietà ha mostrato di adattarsi perfettamente a questo areale di coltivazione. I frutti della varietà Favette è un prodotto tradizionale del Lazio iscritto nell'Elenco Nazionale dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali (pubblicato sulla G.U. n. 142/2012, supplemento ordinario n. 124). È una varietà molto apprezzata dai consumatori per l’elevato grado zuccherino e per il suo profumo che ricorda quello della “fragolina di bosco”; è perfettamente riconoscibile e identificabile per la forma rotondeggiante o reniforme da cui deriva il termine spesso utilizzato sui mercati “La Favetta” o la “Tonda”. La commercializzazione si limita spesso ai mercati laziali, Roma in particolare, per via della limitata shelf-life del frutto e subisce sempre di più la concorrenza delle varietà più recenti proposte dalle diverse attività di breeding. Al fine di salvaguardare questo particolare sistema fragolicolo, si rende necessario un intervento volto principalmente all’innovazione varietale attraverso il miglioramento della qualità intesa soprattutto come conservabilità e salubrità del prodotto, pur mantenendo le peculiarità della varietà Favette che la rende distinguibile sui mercati. Le aziende coinvolte proporranno sul mercato una nuova fragola Favetta simile per caratteristiche estetiche (forma e colorazione) ed organolettiche (dolcezza, aroma e sapore) a quella tradizionale, ma decisamente migliorata per gli aspetti riguardanti la consistenza della polpa, la resistenza della superficie, dunque meno deperibile, e la salubrità del prodotto poiché gestita con tecniche a basso impatto ambientale (produzione integrata). L’obiettivo finale è quello di ottenere un prodotto maggiormente gradito da parte del consumatore e in grado di conquistare mercati più distanti dall’area di produzione.

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